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Non ti preoccupare, caro Enzo, perché non è un articolo contro di te, e francamente non è nemmeno una recensione sul tuo credo politico. Però la tua presenza nei social mi ha alquanto sorpreso, e ogni tanto spuntano i tuoi interventi. Non parliamo poi dei video che hai registrato.
Ecco, lì ti esprimi abbastanza bene. Cerchi di essere chiaro e cortese. E come soggetto politico ben navigato, sai dove colpire il bersaglio. Devo ammettere che sei stato illuminante, e che lì ti esprimi con molta naturalezza. Sia chiaro. Averne di gente che si esprime con naturalezza e con un buon piglio non ne trovi di tutti i giorni.
Vedi, Enzo, i filmati me li mandano via whatsapp, perciò con molta curiosità li vedo e li ascolto. Non mi sono voluto esprimere sulla tua scelta social. Avevo notato il tuo entusiasmo e la tua curiosità, ma poi il tempo ha fatto il resto.
E così oltre ai filmati, ti intercetto nei commenti di profili “amici”, con il tuo tipico dialogo con terzi. Non entro nei particolari perché già ci scriverei un libro, ma la cosa mi è saltata all’occhio, tanto che sui commenti non sei banale. Anzi, sai anche fare uso di una buona dose di humour. Mi consola sapere che dentro di te c’è una parte umana, ma su questo non avevo dubbi.
Mi hai incuriosito tantissimo con la tua vita social. È vero che non ti ho chiesto l’amicizia. Io non sono l’elettore tuo tipico. Sono un tizio che ragiona prima di votare chicchessia. Sono abituato così, ma prima di vedere il ciuccio che vola mi devo assicurare che abbia almeno le ali.
Non mi voglio perdere nei particolari. Leggerti è stata una piacevole scoperta, soprattutto quando hai dialogato con qualche tuo avversario politico. Botte e risposte che avrei voluto vedere in una trasmissione televisiva, ma ho dovuto accontentarmi. Senza dare fastidio. Chi sono io per darti torto nei tuoi ragionamenti?
Poi è capitato intercettare qualche scontro.
E così ti sei reso conto che Facebook non è il mondo meraviglioso che tu auspicavi.
Già.
Tanta rabbia nei social, mischiata ad una serie di leggende urbane sul tuo conto che forse avresti dovuto cancellare sul nascere. Però hai lasciato perdere. E già. Meglio fare l’indifferente. Tanto sei uno che la macchina elettorale se la sa organizzare molto bene (e su questo ti ammiro, perché elettoralmente sai badare al sodo), solo che poi lascia perdere altri particolari.
Caro Enzo, non ti offendere. Scusa se ti do del tu, ma è un tu piuttosto allegro. Non sono uno che spara veleno. È capitato che ho votato per la tua coalizione in passato, ma non ti dico quando. In fondo sono uno che assaggia i veleni non assaggiati. Mi sono fatto un’idea, quindi una conclusione. Ma la tengo per me.
Sono curioso della tua comunicazione social, di come ti esprimi, e di come controbatti. E mi sono accorto che adesso cominci a essere un po’ seccato. Giudizi severi, immaturi, pieni di rabbia. E che cosa ti aspettavi da una città che dal 1997 (anno del mio primo voto) a oggi ha perso tanto. Certo è che a livello comunale non tutto è farina del tuo sacco, anche perché era compito degli eletti dimostrare di avere gli attributi e il cervello. Non parlo poi degli altri livelli istituzionali. Non mi permetto nemmeno di giudicare le tue posizioni politiche di volta in volta.
Ma stavolta sei diventato social, e ti stai rendendo conto di non avere il mondo ai tuoi piedi, nonostante il tuo voler essere educato nelle discussioni anche più dure (e questo ti fa onore perché sai controllarti).
E allora ti rendi conto che c’è molto veleno nei social, molto veleno che si è accumulato nelle persone che si sono illuse anche nell’aver votato qualche candidato improbabile che tu hai sostenuto. Crotone, dal 2004, ha iniziato un’impennata senza precedenti verso il basso, e molti della tua sponda hanno pensato per tanto tempo al suddividersi il potere e le posizioni. E questo perché… Stop. Poi diventa un mio giudizio del tutto personale.
Ti stai rendendo conto della realtà, e ti stai accorgendo che c’è gente avversa sulla tua politica. Magari qualcuno si esprime in maniera cruda, ma si tratta di persone che hanno pienamente diritto a essere arrabbiate. E tu sai bene che questa rabbia è stata lasciata alimentare da una politica inefficace nell’ascolto e nel sapersi collocare nel presente.
Sai? Leggo anche le tue interviste. Io m’informo e do a Cesare quel che è di Cesare. Da me non avrai odio perché non ho motivo di odiarti. Certo, la tua politica non mi sta simpatica perché ho tutt’altro pensiero politico. E a differenza di tanti, almeno io provo a rispettare il tuo credo e a riconoscere che sei in ogni caso una memoria importante per la città di Crotone.
Ora, al di là dell’ironia, sono contento di una cosa. Che al di là delle seccature social, ti stai rendendo conto che Facebook non era così semplice da vivere, che stai vedendo quel pezzo di realtà crotonese che forse non hai voluto mai vedere di persona, che è sempre giusto che tu difenda la tua persona se vieni attaccato senza un motivo serio.
Perciò adesso ti do il benvenuto su Facebook, e ti auguro di avere un buon dialogo con tutti. Se poi capiti dalle mie parti, fammi un toc toc. Io, a differenza, di altri ho un altro punto di vista. Semmai il problema, caro Enzo, è proprio dialogare. Non convieni?
Aurélien Facente, settembre 2020